Sono stata a Upopoy il 3 settembre.
Si trova nella città di Shiraoi, ad 1 ora e mezzo in macchina dal centro di Sapporo.
Il parco a tema “Upopoy” è situato accanto al lago Poroto.
Appena arrivata, ho respirato l’aria buonissima e sono stata meravigliata dallo spettacolo del lago e delle montagne che lo circondavano.
Al posto del muro, un lato del primo piano del museo è coperto da grandi finestre per godere di questo spettacolo.
Il museo è bellissimo, ma più che un museo, ha le caratteristiche come un parco a tema.
L’entrata del museo.
Puoi entrare nelle case che si chiamano “chise” e puoi vedere gli oggetti veri nelle casa degli Ainu.
I salmoni secchi, i frutti secchi di rosa rugosa, le scarpe fatte con il pelo di salmone, l’arnese per appendere le pentole sul fuoco, ecc…
Puoi vedere le danze e le canzoni tradizionali degli Ainu dal vivo.
Il cast di questo parco a tema sono persone Ainu, e ci mostrano le loro tecniche per la vita quotidiana antica.
Intagliano i foderi per spada che gli uomini degli Ainu regalavano alle donne.
Incidono i vassoi con i disegni bellissimi degli Ainu e ci spiegano le diverse tecniche per incidere.
Vanno su una barca al lago, e ci spiegano come pescavano i pesci.
Oppure utilizzano le vere trappole per orsi, spiegandoci come facevano la caccia.
Si vedeva che erano appassionati nel trasmettere la loro cultura ai visitatori.
Non lavoravano solamente come attori ma ognuno di loro organizzava anche degli eventi.
Mangiavano le radici di Oubayuri (Cordatum Cardiocrinum) come alimento principale.
Quando mio figlio di 3 anni era interessato delle cose, gli mostravano gli oggetti e facevano toccarli, e raccontavano cosa volevano fare in futuro là con la faccia piena di gioia.
È un museo particolare, perché ognuno di lavoratori lavora per la propria identità.
Mantenendo la distanza sociale…
Ora in Giappone, ci sono delle persone che criticano l’Upopoy dicendo che le cose esposte là sono false.
Dicono che i vestiti che si vestono sono troppo moderni oppure le donne degli Ainu senza i tatuaggi intorno alle bocche non sono vere Ainu.
Ma la cultura non rimane antica se è veramente vissuta dalle persone.
Le persone ainu sono vive e la tradizione continua a trasformarsi.
La cultura degli Ainu è forte, nel senso che è essenziale per sopravvivere sulla terra dell’Hokkaido.
Se non ci fossero le tecnologie scientifiche d’oggi, senza queste saggezze e tecniche sarebbe impossibile sopravviverci.
Costruiscono le case chiamate “chise” nel parco. Nella foto stanno facendo il tetto di paglia.
Infatti tanti giapponesi che immigravano in Hokkaido nel XIX secolo hanno rinunciato a viverci e hanno abbandonato i bambini davanti ai villaggi degli Ainu.
Loro crescevano i bambini giapponesi abbandonati, perché sapevano bene come vivere nella natura dell’Hokkaido.
Queste persone che criticano l’Upopoy saranno gelosi della loro saggezza?
Assaggiate anche i piatti tipici degli Ainu!
Comments